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Salto e combinata

Pittin e Costa in grande spolvero a Tesero, sono terzi

Samuel Costa e Alessandro Pittin (foto Modica)
Samuel Costa e Alessandro Pittin (foto Modica)

Alessandro Pittin e Samuel Costa tornano sul podio della Coppa del mondo a oltre tre anni di distanza dal terzo posto nella Team Sprint di Ramsau del dicembre 2013. Il podio azzurro va a coronare l'ottimo periodo di Costa e riporta alla ribalta Alessandro Pittin, in crescita di rendimento nella stagione, soprattutto nelle gare dal trampolino piccolo. Oggi però l'azzurro di Cercivento si è difeso anche dall'HS134 di Predazzo e insieme con Costa, oggi autore di una grande prestazione nel salto, si è presentato al via dei 15 km di fondo con 59 secondi di svantaggio dalla Germania.
La condotta di gara è subito chiara: Pittin va alla rimonta immediata e Costa mantiene, così in quattro giri il divario è colmato e le prime sette squadre sono tutte agganciate in testa alla gara. Poi si succedono i cambi, ma nessuno prende decisamente l'iniziativa, sino a che si arriva all'ultima tornata, con sprint finale e Pittin taglia il traguardo al terzo posto, alle spalle di Joergen Graabak di Norvegia I e di Miroslav Dvorak di Repubblica Ceca I.
La classifica finale dice quindi Norvegia, con 3 decimi su Repubblica Ceca e 9 decimi sull'Italia. 15/a Italia II con Manuel Maierhofer e Lukas Runggaldier.
Siamo molto soddifatti per il risultato - dice Samuel Costa - era ora che arrivasse questo podio. Lo scorso anno io avevo un po' di problemi nel fondo, dopo l'infortunio al ginocchio, e Alessandro ne aveva nel salto. Oggi tutto è migliorato ed è stato sufficiente per il podio. Conoscendo la forza di Ale nel fondo si poteva sperare anche in qualcosa di più nel finale, ma nei primi due giri abbiamo davvero investito tanto per chiudere il buco e gli altri avevano sicuramente le gambe più fresche. Io penso di avere ancora margine nel salto: faccio dei buoni salti, ma mi manca ancora qualcosa per effettuare il salto ottimale e strappare così ancora qualche secondo agli avversari per il fondo".
"Era un podio che mancava come team da tre anni, ma anche a me personalmente da due, ed è un risultato molto positivo che fa bene per il morale - dice Alessandro Pittin -. E' anche il primo podio che riusciamo a fare in Italia e ci tenevamo molto a farlo in questo centro della Val di Fiemme dove lavoriamo tutto l'anno e i nostri tecnici fanno un gran lavoro sui materiali. Il distacco non era indifferente, dopo il salto, e la scelta è stata quella di forzare subito per chiuderlo al più presto. Io nel secondo giro ho forzato tantissimo e forse ho pagato un po' nel finale. JMi dispiace un po' per lo sprint di chiusura, perché probabilmente si poteva fare anche qualcosa di meglio, ma penso che ci si possa accontentare del terzo posto: è un segnale importante per me e per tutta la squadra. Ora devo lavorare ancora sul salto dal trampolino grande e ritrovare le migliori sensazioni con le velocità alte. Dal piccolo invece le cose vanno molto meglio e riesco a fare quello che devo".
"I ragazzi hanno gestito il fondo al meglio e sono arrivati alla conclusione ancora con le sufficienti energie per prendere il podio - dice Paolo Bernardi, responsabile tecnico della combinata nordica - ed è andata bene. Certo, l'appetito vien mangiando, e all'ultimo giro abbiamo sperato di riuscire a fare anche meglio. Però avevamo 50 secondi di fatica in più degli altri nelle gambe e l'importante era prendere il podio. Il morale è già alto per Samuel e ora anche Alessandro sta tornando. L'ispirazione deve servire a tutta la squadra per crescere di risultati".

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