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Sci Alpino

Partita l'intrigante sfida della Val di Fassa

Mellarini, Roda e Moser danno il calcio d'inizio ai Mondiali
Mellarini, Roda e Moser danno il calcio d'inizio ai Mondiali

Il teatro dell’evento sarà di colore bianco e non verde, ma gli organizzatori hanno scelto un momento rituale del calcio, lo sport più popolare del mondo, per rappresentare il simbolico fischio d’inizio dei Campionati Mondiali Juniores di sci alpino, che si svolgeranno in Val di Fassa dal 18 al 27 febbraio 2019. «Kick-off», il tocco che dà il via ad una partita, ha visto protagonisti il presidente del Comitato d’onore Tiziano Mellarini, il presidente del Comitato Organizzatore Davide Moser e il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda. Sono stati loro a lanciare in aria il pallone in apertura della serata «talk show» organizzata al teatro Marmolada di Canazei, con una folta presenza di autorità politiche, sportive e appassionati di sport invernali.
Si è aperto in questo modo il countdown per l’evento di sci alpino riservato alle promesse dello sci under 20, che per la settima volta nella storia si disputerà in Italia e per la seconda in Trentino, dopo l’edizione del 1988 ospitata da Madonna di Campiglio. Manifestazione, che sarà preceduta da un test event in programma dal 18 al 21 dicembre 2017 sulle piste di Passo San Pellegrino, due discese libere di Coppa Europa, e a Pozza di Fassa con il tradizionale slalom speciale continentale in notturna. Saranno queste le due località che ospiteranno le competizioni della 38ª edizione dell’evento iridato giovanile, skiaree che assieme alle altre danno vita ad un’offerta turistica e sportiva invernale particolarmente corposa, visto che la Val di Fassa può vantare 150 piste di tutte le difficoltà per un chilometraggio complessivo fatto di ben 215 chilometri di tracciati innevati. Non a caso, grazie al progetto «Piste Azzurre», dal 2006 ospitano anche gli atleti della nazionale italiana di sci alpino. La Val di Fassa è anche centro federale agonistico invernale della Fisi.
Per questo territorio e per l'intero Trentino si tratta di una straordinaria opportunità per farsi conoscere universalmente, visto che i Mondiali juniores coinvolgono oltre 50 bandiere e circa 500 sciatori scelti dalle federazioni a rappresentare la propria nazione in base a punteggi della Fis. Il livello qualitativo, inutile dirlo, è molto elevato, basti pensare che spesso gareggiano anche atleti già inseriti in Coppa del Mondo, come fu in passato per Mikaela Shiffrin ed Henrik Kristoffersen.
Nel corso della serata, condotta con maestria da Barbara Pedrotti, sono stati affrontati due temi legati agli eventi come risorsa del turismo e della finalità a lungo termine dei campionati mondiali come punto di arrivo o di partenza.
Sono intervenuti il manager della Nielsen Sports Europe Marco Nazzari, il presidente del Consorzio Impianti a fune Val di Fassa e Carezza Daniele Dezulian, la Procuradora del Comun General de Fassa Elena Testor, il Ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini e il manager di Infront Tito Giovannini, il direttore dell’Apt Val di Fassa Andrea Weiss e il direttore sportivo del settore sci alpino della Fisi Massimo Rinaldi. A rappresentare la Federazione Internazionale dello Sci era presente Peter Gerdol, coordinatore dei circuiti continentali.
Il presidente del Comitato d’onore Tiziano Mellarini ha voluto guardare oltre: «Val di Fassa 2019 deve essere visto non come un punto di arrivo, ma come un nuovo punto di partenza. Una sfida che affronteremo con la professionalità che contraddistingue i comitato organizzatori trentini e il movimento del volontariato. Dopo ogni sfida, però, ce n'è sempre una nuova e più impegnativa. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a essere competitivi con il vicino Alto Adige: loro hanno tre gare di Coppa del Mondo di sci alpino, noi la sola 3Tre di Madonna di Campiglio. I Mondiali junior rappresentano l'inizio di quello che potrà avvenire in Val di Fassa negli anni successivi. Questa località è in grado di soddisfare tutte le caratteristiche per rispondere alle necessità tecniche e organizzative, senza dimenticare l'apprezzata accoglienza. L'altro obiettivo sono i Giochi Olimpici Invernali. Se ne è parlato a lungo con i vicini Tirolo e Alto Adige. Per il 2026 abbiamo una possibilità da giocare a livello di Euregio, ma anche autonomamente come Trentino. Un'iniziativa sostenibile».
Gli ha fatto eco il presidente della Fisi Flavio Roda: «Quello della Val di Fassa è un Mondiale importante perché viene un attimo prima di quello assoluto di Cortina, quindi avrà una doppia valenza. È importante per la nostra federazione, premio a questa valle, che ha fatto tanto per i nostri atleti. Da tanti anni qui possiamo disporre di piste preparate ad hoc. Sono convinto che sarà un'edizione del Mondiale che lascerà il segno».
Si è aperta dunque una nuova sfida per la Val di Fassa, come ha evidenziato il presidente del Comitato Organizzatore Davide Moser: «Mi sento come un atleta davanti al cancelletto, con tanta adrenalina in corpo e sono pronto ad aprirlo. Roda ha sostenuto con forza la nostra candidatura, ben sapendo quali sono i punti di forza della nostra località in virtù della collaborazione in atto ormai da anni. Con le gare di Coppa Europa abbiamo già dimostrato le nostre capacità organizzative. Non ci faremo trovare impreparati e siamo consci che questo evento sarà importante per la promozione del nostro territorio».
Una manifestazione che ha un valore importante anche dal punto di vista turistico, come ha evidenziato l’assessore provinciale di competenza Michele Dallapiccola: «I turisti che vengono da noi trovano infrastrutture all'altezza e tante opportunità. Disponiamo di impianti moderni, accessibili e a un prezzo altrettanto accessibile, nonché di un territorio pulito e ordinato. I Mondiali della Val di Fassa potranno costituire un’importante vetrina per mettere in mostra le nostre eccellenze».
Concetto ribadito dal presidente dell’Apt Val di Fassa Fausto Lorenz: «Il Mondiale rappresenta un importante veicolo per la nostra offerta e sarà strategico per la valle. Per fidelizzare i nostri abituali ospiti e per raggiungerne altri potenziali, oltre che per dare lustro all'intera valle».
E all’evento non potevamo mancare gli atleti della nazionale e fassani che hanno ribadito la validità dei tracciati della valle ladina trentina. Sono saliti sul palco Cristian Deville, Federico Liberatore, Davide Da Villa, Caterina Carpano e Giorgia Felicetti.
In chiusura il segretario generale dei mondiali Filippo Bazzanella ha presentato il nuogo logo, la mascotte dal nome Neif (neve in ladino), il nuovo sito internet, la divisa dei volontari Karpos, gli sponsor principali a partire da Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino e Cassa Centrale Banca, nonché aperta la campagna di reclutamento dei volontari, che vedrà come timoniere l'esperto Alfredo Weiss.

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