Federico Liberatore brucia Riccardo Tonetti a Folgaria
Arriva la prima vittoria, che coincide con il secondo podio stagionale per il fassano Federico Liberatore, che trionfa nello slalom speciale Fis del circuito Gran Premio Italia andato in scena sulla pista Agonistica a Fondo Grande di Folgaria grazie all’organizzazione dello Ski Team Altipiani.
Una gara decisamente combattuta, valida per l’assegnazione del Trofeo Alpe Cimbra, al termine della quale il poliziotto di Mazzin è riuscito a precedere il bolzanino Riccardo Tonetti (vincitore dello slalom di martedì) di soli 5 centesimi, grazie al miglior parziale nella seconda manche. Tonetti a metà gara era infatti in testa con 34 centesimi di vantaggio proprio su Liberatore, con l’altoatesino Simon Maurberger terzo sia al termine della prima, manche, sia al termine della gara, con un ritardo complessivo da Liberatore di 44 centesimi.
Sul quarto gradino del podio un altro azzurro di livello, che da lustro a questa due giorni targata Ski Team Altipiani. Si tratta del lecchese Tommaso Sala, che ha chiuso con 84 centesimi dal fassano. Uscito invece nella seconda manche Giuliano Razzoli, dopo che era quinto a metà gara.
Seguono in classifica il tedesco Anton Tremmel e il comasco Francesco Gori, autore di una prestazione superlativa, conclusa al sesto posto con un ritardo di un secondo dal vincitore, ma risultando soprattutto i miglior junior di giornata. Secondo junior il finlandese Mikka Mankinen (nono assoluto), quindi terzo giovane il veneto Pietro Canzio.
Per quanto riguarda invece la categoria aspiranti (under 18), vince il bergamasco Filippo Della Vite, davanti al badiota Manuel Ploner e ad Alessandro Pizio.
Per quanto riguarda i giovani trentini in gara il migliore è Francesco Galdiolo (33° assoluto), quindi Marco Vignola è 35°, Werner Krause 43°.
La gara era valida anche per il Gran Premio Italia senior e giovani. Fra i senior primo posto per Stefano Baruffaldi, davanti ad Andrea Testa e Nicolò Colombi. Fra i giovani si aggiudica la gara Francesco Sorio, davanti a Damian Heel e a Tobias Kastlunger.