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Sci Alpino

Gross e Costazza hanno preparato i mondiali sull'Aloch

Gli slalomisti azzurri hanno preparato in Val di Fassa l’appuntamento clou della stagione, quello con i Mondiali di Åre, in Svezia. Manfred Mölgg, Stefano Gross, Giuliano Razzoli, Chiara Costazza e Irene Curtoni si sono allenati sulla pista Aloch di Pozza di Fassa, la stessa che, dal 18 al 27 febbraio prossimi, ospiterà le gare tecniche dei Campionati del Mondo Junior Val di Fassa 2019. Un pendio preparato ad hoc per la squadra italiana, che dal 2006 ha nella località trentina il proprio training center ufficiale. Assieme ai cinque convocati era presente anche tutta la nazionale C femminile, oltre ad altre azurre di prima fascia a partire da Elena Curtoni.
A guidare la pattuglia azzurra per la prova tra i pali stretti sarà il veterano Manfred Mölgg, che in carriera ha già conquistato due medaglie iridate in slalom (argento nel 2007 proprio ad Are e bronzo nel 2011 a Garmish) e una in gigante (bronzo a Schladming nel 2013).
«Mi sono allenato in gigante, parallelo e slalom, con condizioni ottimali – ha spiegato Manfred Mölgg – Venire a Pozza di Fassa è come tornare a casa. Quest’inverno ho avuto qualche acciacco, ma ora sto bene. Se penso a una medaglia? Sarebbe sbagliato andare a un Mondiale e non pensarci. Non siamo i favoriti, ma ci sono due manche di gara e può succedere di tutto. L’importante è riuscire a fare due buone discese. Dopo Schladming ho provato un nuovo paio di sci e mi sono trovato subito meglio. Ora servirà la giusta determinazione».
C’è grande attesa anche per il beniamino di casa Stefano Gross, che vive proprio a Pozza di Fassa e che, dopo aver recuperato dall’infortunio al ginocchio, vuole provare a recitare il ruolo dell’outsider. «È sempre bello allenarsi sulla pista di casa, preparata in maniera ottima – ha spiegato Gross – La stagione è stata condizionata dall’infortunio al ginocchio e nell’ultimo mese ho lavorato solo in funzione del pieno recupero: mi sono diviso tra terapie e gare, senza potermi allenare. Nelle ultime due settimane ho visto dei buoni miglioramenti, ho ritrovato il sorriso, e ora sono pronto a dare tutto nello slalom iridato, dove contano solo i primi tre posti. Sono già arrivato quarto alle Olimpiadi e non voglio un’altra medaglia di legno. I Mondiali Junior? Sono a casa mia e verrò sicuramente a vedere da vicino le nuove leve dello sci».
Nella stagione in corso, l’Italscì ha ritrovato anche un ottimo Giuliano Razzoli, tornati a farsi vedere nei quartieri nobili delle classifiche. «Qui a Pozza di Fassa abbiamo trovato una bella pista, neve dura, che ci ha permesso di fare un ottimo lavoro – ha spiegato l’emiliano – Dopo tanti infortuni, è bello essere riuscito a tornare tra i migliori, ma ho ancora uno step da compiere. Il percorso per il pieno recupero è stato lungo e impegnativo, ora andrò al Mondiale per fare del mio meglio. Quest’anno sono riuscito a esprimermi bene in tutte le condizioni: lo slalom iridato si disputerà su una pista abbastanza facile. Sarà la neve a fare la differenza».
L’inverno 2018/2019 ha visto tornare a ottimi livelli anche Chiara Costazza, fassana al pari di Stefano Gross, tre volte nella top 10 in stagione in Coppa del Mondo (nono posto a Courchevel e Zagabria, ottava piazza a Maribor il 2 febbraio). «Ci siamo allenati bene, con condizioni ideali, e siamo pronti a partire per la Svezia – ha commentato la Costazza – Mi manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità definitivo. Le migliori sono difficili da raggiungere, ma non è impossibile. Ho lavorato sui particolari e l’obiettivo è quello di avere in gara la stessa scioltezza che ho in allenamento. Tecnicamente mi sento migliorata e penso di aver raccolto meno di quello che valgo. L’esperienza non mi manca e conosco la pista iridata. È facile, ma con una neve dura e aggressiva può diventare più difficile. Spero di essere tra le outsider».
In Val di Fassa si è allenata anche Irene Curtoni, che nell’ultimo periodo ha dovuto fare i conti con fastidiosi problemi alla schiena. «Mi ha fatto tribolare parecchio, mettendo in dubbio il prosieguo della stagione – ha spiegato Irene – Ero indecisa se partecipare o meno al Mondiale, ma negli ultimi giorni ho avuto risposte positive e sono tornata a crederci. Il morale va un po’ ad alti e bassi, ma quando apro il cancelletto lo faccio per dare tutto quello che ho. A Maribor ho gareggiato dopo un mese senza allenamento, per dimostrare a me stessa che potevo portare a casa una manche intera. Ai Mondiali bisognerà anche essere veloci».

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