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Fontana e Pellegrino al convegno “La Psicologia può…”

Platea al convegno delle Fiamme Gialle
Platea al convegno delle Fiamme Gialle

Tutto esaurito a Predazzo per la decima edizione del convegno nazionale di formazione “Giovani, Sport e Montagna” dedicato al tema della psicologia e ai contributi che questa scienza può fornire agli sport invernali ma non solo. Oltre 300 persone, fra tecnici, dirigenti sportivi, studenti, ricercatori universitari, atleti professionisti e semplici appassionati di sport, hanno preso parte oggi, presso la sala cinema della Scuola Alpina della Guardia di Finanza, al tradizionale evento firmato Fiamme Gialle dedicato quest’anno a far conoscere meglio la psicologia dello sport al servizio degli sport della montagna attraverso la presentazione di alcuni ambiti di ricerca e di applicazione dedicati a temi chiave delle scienze motorie come l’ottimizzazione della prestazione, il recupero da un infortunio, l’utilizzo dello sport giovanile come contesto educativo e di crescita di talenti, la prevenzione del doping. L’evento, organizzato dal Gruppo Sciatori Fiamme Gialle con la collaborazione del Centro Ricerca Sport Montagna e Salute di Rovereto e la Scuola dello Sport CONI di Trento, si è sviluppato su sei sessioni, curate da relatori e moderatori di altissimo livello, e su un’interessante tavola rotonda finale che ha visto protagonisti campioni del calibro di Arianna Fontana, Matteo Anesi, Federico Pellegrino, Elena e Nadia Fanchini, oltre alla straordinaria campionessa paralimpica del nuoto (nonché psicologa) Cecilia Camellini e al Direttore Tecnico della squadra nazionale italiana di biathlon Fabrizio Curtaz, tutti disponibili a portare alla platea, che ha partecipato attivamente al dibattito, il proprio contributo attraverso il racconto delle loro esperienze.
Il seminario è stato aperto dal saluto di benvenuto del Generale di Brigata Vincenzo Parrinello, Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, il quale dopo aver ringraziato la platea per la sempre numerosissima partecipazione, ha sottolineato come “le Fiamme Gialle continuano ad interpretare il nuovo modello di Gruppo Sportivo Militare, un Club del nuovo millennio, i cui sforzi non sono unicamente dedicati all’attività agonistica di alto livello ma, con grande attenzione, anche nei confronti del settore giovanile, nei rapporti con il mondo della scuola e nel sociale. Con questo convegno – ha continuato il Gen. Parrinello – le Fiamme Gialle vogliono portare allo sport italiano un contributo di crescita, non solo in termini di risultati agonistici ma anche culturali e formativi, attraverso la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli attori interessati”.
E’ poi intervenuto il “padrone di casa”, il Colonnello Stefano Murari, Comandante della Scuola Alpina della Guardia di Finanza, che ha ricordato con soddisfazione la proficua sinergia che da sempre unisce Scuola Alpina e Gruppi Sportivi Fiamme Gialle. “La nostra Scuola – ha dichiarato il Col. Murari – ha nelle proprie corde l’incoraggiamento della pratica sportiva, soprattutto fra i giovani. E’ per noi particolare motivo d’orgoglio collaborare a favore di iniziative come questo convegno e in tanti altri progetti come il Liceo della Montagna, l’Alternanza Scuola-Lavoro ma anche attraverso l’ospitalità che la Scuola Alpina fornisce per i ritiri di federazioni, comitati e società sportive affiliate al CONI.
Presente oggi a Predazzo anche il Presidente del CONI Trentino, Paola Mora, che ha ringraziato gli organizzatori “per le sempre attuali tematiche che ogni anno vengono portate al convegno sottolineando anche l’eccezionale caratura dei relatori presenti. Questo evento è diventato ormai un punto di riferimento a livello nazionale. Quello dello psicologo – ha continuato Paola Mora – è un ruolo fondamentale sia per aiutare a migliorare i risultati degli atleti che per far aumentare il piacere e la soddisfazione nella pratica sportiva. Giornate come queste fanno crescere il mondo sportivo”.
Il Presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Andrea Gios, nel ricordare l’importanza del supporto della psicologia nello sport, ha lanciato un campanello d’allarme dichiarando che “va fatta chiarezza, vanno messi dei limiti. Bisogna fare una giusta distinzione fra veri psicologi e fra chi millanta competenze. Spesso gli atleti – ha continuato Gios – vengono avvicinati da “mental coach” che si inventano una professione”.
In rappresentanza della Federazione Italiana Sport Invernali è intervenuta Loretta Piroia, Segretario Generale FISI, che ha portato il saluto del Presidente Flavio Roda e di tutto il Consiglio Federale. “Si rinnova un appuntamento – ha detto la Piroia – che coincide con l’inizio della nuova stagione agonistica sia per le nostre squadre nazionali che per le realtà del territorio. Mi fa piacere vedere come siano stati coinvolti in questo convegno tanti atleti di alto livello che porteranno ai presenti un importante contributo attraverso il racconto delle loro esperienze”.
La finalità dello psicologo dello sport non è soltanto quella di sostenere l’atleta a migliorare la propria prestazione, ma anche facilitare il percorso di crescita personale nello sport aiutando ciascuno a sviluppare le proprie potenzialità. Con questo convegno le Fiamme Gialle hanno voluto dare ancora una volta il proprio apporto al mondo dello sport proponendo, agli addetti ai lavori, un parterre di relatori di altissimo livello.

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