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Il presidente Mellarini analizza la stagione

Tiziano Mellarini
Tiziano Mellarini

Il calendario della Fisi del Trentino avrebbe chiuso il programma agonistico nel fine settimana di Pasqua con l’ultima gara a Passo Rolle, così come la maggior parte delle skiaree provinciali sarebbero in dirittura d’arrivo con le ultime aperture invernali. Ma dallo scorso 8 marzo, causa Covid 19, è inevitabilmente calato il sipario sulla stagione agonistica delle 12 discipline invernali che si praticano sul nostro territorio. Poteva rivelarsi l’ennesimo inverno esaltante, ma purtroppo all’appello mancano un mese di competizioni, alcune delle quali con validità di campionato italiano e internazionali. La Federsci del Trentino può comunque guardare con soddisfazione su quanto è stato fatto, iniziando ad impostare il futuro con le inevitabili trasformazioni che dovranno essere attuate, come evidenzia il presidente Tiziano Mellarini: «Siamo stati colpiti da una tragedia che ci ha sorpresi e ci ha trovati impreparati sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo il nostro programma ha comunque visto svolgersi il 72% degli eventi e il 76% delle gare di categorie previste e non sono mancati i motivi di soddisfazione da parte dei nostri atleti, in particolar modo i giovani sui quali stiamo concentrando tutte le nostre energie. Mi preme sottolineare i 25 atleti convocati per i mondiali di specialità, con ben 7 medaglie ottenute, ma pure le 3 vittorie nella generale di Coppa del Mondo e i 18 podi in gare dei massimi circuiti, la significativa medaglia ai Giochi Olimpici Giovanili di Losanna nella staffetta nordica, ma pure le 124 medaglie messe in saccoccia ai campionati italiani disputati fra lo scorso autunno e l’inverno. Un bottino sostanzioso che voglio condividere con i tanti sponsor territoriali che hanno deciso di affiancarci nel nostro percorso. Senza di loro non sarebbero giunti questi risultati. Nelle prossime settimane apriremo un confronto per capire anche le loro problematiche e per ridefinire le nostre partnership».
Numeri sempre rilevanti per la Fisi del Trentino, in assoluto la federazione provinciale con il palmares più importante in fatto di medaglie olimpiche e mondiali, che a maggio aveva in calendario anche la Festa dello Sci. Sarà posticipata? «È inevitabile lo spostamento – prosegue l’ex assessore provinciale allo sport -. Appena usciti dall’emergenza Coronavirus con il consiglio direttivo imposteremo la nuova stagione e presumo che la Festa dello Sci, per la quale stiamo studiando un format diverso, verrà riproposta in autunno. Restando in tema di numeri mi preme evidenziare anche un aspetto rilevante legato ai tesserati, con un incremento di 200 unità rispetto a dodici mesi fa, superando ampiamente quota 9000. Un segnale che certifica l’ottimo stato di salute e il prezioso lavoro dei 104 sci club che operano sul territorio».
Guardando in positivo cosa le ha dato più soddisfazione di questo inverno sportivo? «Sicuramente i risultati delle nostre squadre agonistiche – continua Mellarini – con in particolar modo il team di sci alpino risultato che ha centrato il risultato storico di essere il migliore in Italia e quello dello sci di fondo che è il secondo in assoluto, dietro solo alle Alpi Centrali, che hanno però il doppio di tesserati. Sono la conseguenza dello strategico lavoro impostato con il Progetto Trentino Azzurro, ideato nel 2011 dal mio predecessore assieme alla Provincia di Trento e Trentino Marketing. Un progetto d’eccellenza che ha portato risultati inattesi, con rinnovo triennale e scadenza a giugno 2021, e per il quale mi auguro davvero venga data continuità, visto l’appuntamento olimpico del 2026, con la nostra provincia in prima linea dal punto di vista organizzativo».
La Fisi del Trentino è focalizzata sulla crescita dei talenti del futuro. Proprio in vista dell’evento a cinque cerchi c’è già qualche ragazzo che potrà essere della partita a Milano-Cortina? «Il Trentino ha sempre dato il proprio contributo ai Giochi Olimpici, evento dove possiamo vantare 13 medaglie olimpiche delle quali 3 d’oro. Con i nostri responsabili di settore stiamo lavorando proprio in quest’ottica. Nello sci alpino abbiamo giovani usciti dal Progetto Trentino Azzurro come Laura Pirovano, Martina Peterlini, Monica Zanoner e il protagonista di quest’anno Martino Rizzi, ma pure lo stesso Federico Liberatore. Nello sci di fondo ottima stagione per Simone Daprà e Nicole Monsorno, nello snowboard Marilù Poluzzi e Filippo Ferrari, nel biathlon Tommaso Giacomel. Non possiamo poi dimenticarci i protagonisti della medaglia agli YOG di Losanna, ovvero Annika Sieff, Stefano Radovan nella combinata e Silvia Campione nello sci di fondo. Sono solo alcuni esempi di giovani che si stanno mettendo in evidenza e che devono essere sostenuti in previsione futura. Perché la Fisi, proprio in ottica Olimpiadi italiane, dovrà avere un ruolo centrale».
Come si aspetta la prossima stagione agonistica? «Prematuro fare previsioni in questo momento – conclude Mellarini – non sapendo quando usciremo esattamente dall’emergenza sanitaria. Sicuramente la preparazione estiva in ghiacciaio subirà stravolgimenti e poi, su indicazione anche della Fisi centrale, applicheremo un protocollo non tanto legato all’atto sportivo delle competizioni, essendo lo sci sport individuale, piuttosto a tutto ciò che gravita attorno alle singole gare. Con il mio consiglio direttivo e con i responsabili di settore ci concentreremo per riorganizzare le varie discipline, convinto che usciremo più forti di prima e con idee innovative».

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