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Sci Fondo

Nella sprint della Val di Fiemme brilla Lucia Scardoni

Lucia Scardoni (foto Newspower)
Lucia Scardoni (foto Newspower)

Tutti aspettavano l’acuto di Federico Pellegrino ed invece i riflettori nella sprint a tecnica classica in Val di Fiemme se li è meritati la veneta Lucia Scardoni, quinta nella sua prima finale di Coppa del Mondo.
A vincere al femminile è stata Anamarija Lampic. La slovena, già vincente nella sprint di Lenzerheide, ha di nuovo conquistato il primo posto anticipando nella batteria finale la norvegese Astrid Jacobsen e la statunitense Jessica Diggins. La sorpresa odierna nel team Italia è la grande prestazione di Lucia Scardoni, costante sin dalle qualifiche e arrivata a giocarsi la vittoria nella finalissima. Seconda nelle qualificazioni, la 28enne finanziera di Predazzo, ha superato brillantemente tutte le fasi ad eliminazione diretta arrivando fino alla fase conclusiva dove ha conquistato una ottima quinta posizione, il risultato migliore in carriera in una gara di Coppa del mondo. Al via c'erano anche Elisa Brocard ed Anna Comarella: la prima è arrivata fino ai quarti di finale mentre la seconda non è riuscita a superare le qualificazioni.
Questo il commento di Lucia Scardoni al traguardo: "C’è un po’ di rammarico dopo la finale perché avrei potuto cambiare binario e giocarmi meglio le mie chance nel rettilineo conclusivo però direi che va benissimo così. È una ottima iniezione di fiducia per il futuro, è bello far vedere che ci siamo anche noi. Da tanto una italiana non raggiungeva una finale, soprattutto nel classico".

KLAEBO IMBATTIBILE
Johannes Klaebo è imbattibile in Val di Fiemme. Dopo la vittoria da vero campione nella Mass Start di venerdì, il norvegese si è ripetuto nella sprint a tecnica classica rifilando distacchi super agli avversari sin dalle qualifiche. I due russi Ustigov e Bolshunov hanno provato a impensierirlo fino alla fine ma al traguardo si sono dovuti inchinare davanti al medagliato olimpico ora in vetta nella classifica del Tour de Ski. Giornata positiva solo a metà per Federico Pellegrino, designato alla vigilia come il grande avversario di Klaebo nonostante un tracciato non proprio adatto alle sue caratteristiche. Il poliziotto di Nus si è confermato il migliore degli altri nelle qualifiche ma non è riuscito incredibilmente a superare i quarti di finale dove è stato beffato proprio sul rettilineo finale dopo una grande rimonta terminando così tredicesimo. Si sono fermati alla prima fase ad eliminazione diretta anche gli altri azzurri Maicol Rastelli e Stefan Zelger, che però sono riusciti a dare battaglia nelle rispettive batterie. Fuori nelle qualifiche invece, Mikael Abram e Giandomenico Salvadori.
Questo il commento di Maicol Rastelli dopo la linea d'arrivo: “Per come ero messo avrei potuto superare il turno tranquillamente. Ho battezzato la scia dello svedese che però ha rallentato finendo per essere passato a destra e a sinistra senza poter far più niente. Onorerò domani la salita del Cermis anche se non è proprio il format più adatto alle mie caratteristiche”.
Federico Pellegrino è rammaricato dopo il 13esimo posto conquistato nella sprint in Val di Fiemme. Il 29enne delle Fiamme Oro sperava in un risultato migliore soprattutto dopo le ottime qualifiche chiuse dietro solo all’imprendibile Klaebo. Queste le sue parole al termine della prova: “Un gran peccato perché era l’occasione giusta per ottenere un risultato importante davanti al pubblico italiano. Lo scorso anno a Cogne mi ero esaltato, oggi volevo fare lo stesso ma non è andata bene. Le sprint sono così, non ci vuole nulla a rimanere fuori, e Spitsov di certo non vale più di me nelle sprint. L’arrivo in velocità preceduto da una salita in cui fatichi ad andare davanti è dura. E se sei dietro senza avere degli sci abbastanza veloci non riesci a sorpassare. Peccato perché è stato un bel Tour de Ski anche se non sono riuscito ad esprimermi al massimo. Il dato importante è che la condizione è buona. Adesso avanti con Dresda".

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