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Sci Alpino

Vittoria italiana in Val di Fassa con Brignone

Federica Brignone sul gradino più alto (Pentaphoto)
Federica Brignone sul gradino più alto (Pentaphoto)

Federica Brignone trova la giornata perfetta, la vittoria della liberazione, e rompe il dominio della Svizzera in Val di Fassa, regalandosi il sedicesimo trionfo in carriera in Coppa del Mondo, il primo della stagione. La trentenne valdostana ritrova la sciata dei giorni migliori nel superG, che chiude la tre giorni della skiarea Passo San Pellegrino ed eguaglia il record di successi nel massimo circuito internazionale di Deborah Compagnoni, nella giornata in cui l’Italia sfodera una splendida prova di squadra, con Elena Curtoni, Francesca Marsaglia e Marta Bassino rimaste giù dal podio per questione di centesimi, quarta, quinta e sesta in classifica.
Dopo i due successi conquistati in discesa venerdì e sabato, Lara Gut-Behrami questa volta non ce l'ha fatta. L'elvetica è seconda a 59 centesimi dalla Brignone, ma può festeggiare con una gara d’anticipo la conquista della sfera di cristallo di specialità, oltre a un ulteriore allungo in classifica generale. La campionessa del mondo di superG e gigante si presenterà alle finali di Lenzerheide con 187 punti di margine sulla slovacca Petra Vhlova (oggi soltanto 32ª) e ben 335 su Michelle Gisin, terza davanti alla prima delle italiane, Marta Bassino, che è quarta con 790 punti.
L’immagine di copertina dell’ultima giornata del trittico fassano, intanto, spetta a Federica Brignone, che riscatta la delusione patita ai Mondiali di Cortina, dimostrando di saper ancora fare quello che più le piace, pennellare curve e vincere. L’azzurra è stata performante anche nei tratti di scorrimento, quelli a lei meno congeniali, ed è riuscita a fare la differenza nella parte più tecnica della pista, disegnando linee ideali sui Muri del Poeta, dove recita la propria ode alla tecnica dello sci.
Il distacco inflitto (59 centesimi) all’atleta del momento, Lara Gut-Behrami, certifica la bontà della prova offerta dalla campionessa italiana. Il terzo posto è dell’altra svizzera Corinne Suter, staccata di 72 centesimi, sempre sul podio nelle tre gare della Val di Fassa. Poi c’è tanta Italia. Elena Curtoni è quarta, ad appena 6 centesimi dalla top 3, con Francesca Marsaglia quinta a 0”83 e Marta Bassino sesta a 0”86. Quest’ultima ha fatto segnare ottimi intertempi per tre quarti di gara e ha visto sfumare un piazzamento nella top 3 nel tratto conclusivo. Poco male, comunque, per la squadra azzurra, che si è ritrovata sulle nevi di casa e ha piazzato anche Roberta Melesi al 18° posto. Quarantesima la gardenese Teresa Runggaldier, mentre la trentina Laura Pirovano (ottava e quinta nelle due discese dei giorni scorsi) è uscita nel tratto centrale di pista. Medesimo destino per Nadia Delago e Federica Sosio.
Destino peggiore, purtroppo, per la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e l’austriaca Rosina Schneeberger, entrambe vittima di una brutta caduta, due incidenti che hanno causato una doppia interruzione della gara, chiamando all’intervento i soccorsi dell'Aiut Alpin Dolomites. Alle due atlete, trasportate con l'elicottero del 118 all’ospedale di Trento, viene riscontato il medesimo infortunio, ovvero la frattura di tibia e perone.
Per loro ci sono gli applausi di incoraggiamento delle colleghe, a cui si aggiungono quelli di merito riservati all’Italsci in rosa e al Comitato organizzatore presieduto da Andrea Weiss, dimostratosi all’altezza della situazione e ora intenzionato a proseguire con il lavoro impostato negli ultimi anni. L’obiettivo è quello di riuscire a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nel calendario internazionale.
In tal senso, assumono valore anche le due gare di Coppa Europa in programma già nei prossimi giorni. La Val di Fassa e la pista La VolatA, infatti, torneranno protagoniste già martedì 2 e mercoledì 3 marzo, quando saranno teatro di una doppia gara di superG del circuito continentale.

Le classifiche

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