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Il meglio dello sport trentino premiato dal Coni

A meno di un anno dall’appuntamento olimpico di Tokyo 2020, lo sport trentino si è radunato al Sanbàpolis in occasione della cerimonia di consegna delle Onorificenze Sportive CONI. A partire dalle ore 18:00, il teatro ha accolto dirigenti, tecnici, rappresentanti delle società sportive ed atleti che nel corso della stagione 2018 hanno saputo conseguire titoli nazionali ed internazionali. Risultati prestigiosi tali da indurre la Giunta Nazionale del CONI, su proposta della Commissione Benemerenze Sportive, a ratificare ben 64 riconoscimenti proposti da: Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Comitati Regionali CONI e CONI Point. 49 le Medaglie al Valore Atletico (un oro, 10 argento, 38 bronzo), 12 le Stelle al Merito Sportivo dedicate ai dirigenti (3 argento, 9 bronzo), una Stella al Merito società sportive (bronzo) e due Palme al Merito Tecnico (un argento ed un bronzo), a sancire l’elevata qualità del sistema sportivo trentino. In apertura un video confezionato dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale), ha ricordato a pubblico ed addetti ai lavori l’oramai imminente appuntamento con i XXXII Giochi Olimpici che si svolgeranno a Tokyo, dal 22 luglio al 9 agosto 2020. A seguire Silvia Gadotti e Mauro Bonvecchio, giornalisti, responsabili della comunicazione per i comitati provinciali nuoto e sport invernali e conduttori dell’evento hanno dato il via alla cerimonia con un prologo riservato alle numerose autorità presenti che ha visto in prima battuta il saluto della presidente del CONI Trento Paola Mora. «Nello sport così come durante le cerimonie di consegna delle Onorificenze Sportive il pubblico è protagonista – ha dichiarato Mora -. Parliamo di un evento per nulla scontato che si rinnova anno dopo anno con l’intenzione di rendere il giusto omaggio a tutti i profili che a vario titolo hanno onorato non solo il movimento sportivo, ma soprattutto il nostro territorio». «Trento è la provincia più sportiva d’Italia ed ha recentemente raggiunto la vetta nella speciale classifica che premia la qualità della vita: titoli che raccontano una cultura diffusa, frutto di un lavoro che è partito da lontano. Non dobbiamo però adagiarci sui primati: il nostro impegno deve essere quotidiano e costante, rivolto in particolare ai giovani adolescenti. Secondo una recente indagine elaborata dal Comitato Provinciale le percentuali di abbandono dell’attività sportiva in questa fascia d’età è importante. Lo spirito olimpico che coinvolgerà il Trentino nel 2026 dovrà essere un’ulteriore stimolo per unire le istituzioni nel contrasto di questo fenomeno».
Il microfono è poi passato a Tiziano Uez, assessore con delega allo sport del Comune di Trento: «Per la città di Trento è un piacere ospitare questi eventi. La cerimonia intende ringrazia simbolicamente tutto il movimento sportivo e coloro che hanno saputo difendere la cultura sportiva. Impegno, rispetto dell’avversario, correttezza: valori alla base anche dell’attività civica».
A seguire la parola è passata alla Provincia Autonoma di Trento rappresentata al Sanbàpolis dall’assessore assessore provinciale allo sport, Roberto Failoni. «Un anno di mandato festeggiato con lo sport: un ambito particolarmente caro alla Giunta provinciale. Raggiungere risultati di prestigio non è affatto scontato. I dati sull’abbandono dell’attività sportiva condivisi dal CONI e discussi con il mio assessorato hanno fatto scattare qualche preoccupazione a cui rispondo rinnovando l’impegno a promuovere dialogo e collaborazione tra la dimensione scolastica e sportiva. Lo sport aiuta le istituzioni a far cresce i cittadini e ad arginare le problematiche sociali. Il mio augurio è quello di vedere qualche nostra giovane promessa, protagonista alle “nostre” Olimpiadi nel 2026. Se ciò non si realizzerà il consiglio è quello di gettare lo sguardo, un giorno, verso le medaglie ricevute dal CONI per capire l’importanza che le vostre azioni rivestono nei confronti del nostro movimento sportivo».
Presenti in prima fila numerose autorità: il Commissario del Governo, Prefetto Sandro Lombardi, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Trento, Colonnello Simone Salotti, il Comandante V Nucleo Atleti presso il Centro Sportivo Guardia di Finanza di Predazzo, Tenente Colonnello Gabriele Di Paolo, Diego Dellasega e Luca De Manincor, coordinatori del Gruppo Sportivo Fiamme Oro presso il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena. E ancora: il delegato del Rettore dell’Università di Trento per lo sport, prof. Paolo Bouquet, la presidente di Opera Universitaria, prof.ssa Maria Laura Frigotto, la direttrice dell’Ufficio Attivita' Sportive Provincia Autonoma di Trento, dott.ssa Tamara Gasperi, il coordinatore provinciale per l’educazione fisica e sportiva, prof. Giuseppe Cosmi con la presidente della Commissione Provinciale per le pari opportunità, dott.ss Paola Taufer con Luca Cristoforetti dell’ufficio sport di Trentino Marketing.
Le note dell’inno olimpico hanno poi aperto un vero e proprio valzer di premiazioni che ha visto coinvolti tutti i membri della Giunta del Comitato Provinciale del CONI. Assieme alla presidente Mora si sono avvicendati sul parterre il vicepresidente vicario Paolo Crepaz, Norbert Bonvecchio, don Daniele Laghi, Lino Orler, Massimo Bernardoni, Massimo Eccel. Gilberto Gozzer, vicepresidente, e Berta Fontana, membro della Giunta hanno inoltre ritirato rispettivamente la Stella al Merito Sportivo argento e bronzo.
Il pomeriggio si è chiuso con la premiazione riservata a 35 società sportive della provincia che grazie ai loro giovani atleti tra i 10 ed i 14 anni hanno partecipato tra il 26 il 29 settembre scorso alla sesta edizione del Trofeo CONI svoltosi tra Crotone, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Catanzaro e Palmi. In quest’occasione la rappresentativa provinciale ha saputo imporsi nel torneo riservato allo sport orientamento ed alla palla tamburello conquistando inoltre la piazza d’onore nell’atletica leggera ed il terzo gradino del podio nell’arrampicata sportiva e nella vela. Trofeo CONI che ha visto la rappresentativa provinciale entrare per altre cinque volte nella “top 10” nazionale.

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