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Il premio giornalistico Nino Barnaba a Tiziano Dalprà

Tiziano Dalprà con i famigliari di Nino Barnaba (il figlio Luca e la moglie Carla)
Tiziano Dalprà con i famigliari di Nino Barnaba (il figlio Luca e la moglie Carla)

Passione, competenza, ragionevolezza. Sono sempre state le specificità di Nino Barnaba, dirigente Fisi scomparso nel 2005 all’età di 68. Un personaggio che ha dato tanto agli sport invernali e per questo motivo il direttivo del Comitato Trentino Fisi ha deciso di ricordarlo istituendo un premio giornalistico annuale, che viene assegnato al cronista, corrispondente o redattore che nei suoi racconti abbia dimostrato sensibilità alle discipline della neve e in particolar modo all’universo dei giovani, realtà che stava particolarmente a cuore allo stesso Barnaba.

Chi era Nino Barnaba: Scomparso il 18 ottobre 2005, all’età di 68 anni, fu per tantissimi anni uomo simbolo della Fisi trentina e nazionale. Grande appassionato di sport e personalità carismatica rivestì vari incarichi in seno alla Federazione italiana sport invernali. Dal 1976 al 1980 fu commissario tecnico dello sci di fondo in seno al Comitato Trentino Fisi, diventandone poi presidente dal 1980 al 1992. Eletto successivamente come consigliere nazionale, fu responsabile del settore fondo maschile dal 1992 al 2000, periodo di particolare entusiasmo per lo sci nordico italiano.
Fu apprezzato componente di importanti comitati organizzatori tra cui quello che nel 1998 vide assegnare ad Istanbul al congresso Fis l’organizzazione dei Mondiali 1991 alla Val di Fiemme. Uomo di sport, quindi, stimato e riconosciuto. Ecco quindi il distintivo d’oro al merito assegnatogli dalla Fisi nazionale nel 1983, la stella d’argento per meriti sportivi dal CONI nel 1986 e il premio come dirigente dell’anno dall’Ussi nel 2001.
Il mondo dello sport e gli sci club lo ricordano anche per il grande aspetto umano. Ad ogni invito rispondeva presente, divertendosi a provocare gli intervenuti con proposte rivoluzionarie e piccole polemiche. Il territorio trentino lo conosceva a 360° e la gente lo stimava anche per questo. A consegnare il premio la moglie Carla e il figlio Luca.

Il vincitore del premio è Tiziano Dalprà: Penna spumeggiante e precisa, ma pure frizzante speaker sui campi di gara dell’altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna Tiziano Dalprà ha seguito gli sport invernali da più di cinquant’anni.
Fin da giovane ha evidenziato grande passione nella comunicazione di aspetti particolari delle discipline invernali, presentando manifestazioni legate allo sci, sia nordico che alpino, abbinando in estate appuntamenti con gare campestri e meeting di ciclismo.
Da 35 anni collabora con l'Adige come corrispondente territoriale. Considerare lo sport un mondo pieno di insegnamenti e significati, nel quale non solo i vincitori meritano il giusto plauso, ma tutti coloro che partecipano, in quanto nello sport a prevalere devono essere i valori che ne stanno a fondamenta, come il rispetto dell’avversario e delle regole, il saper accettare il risultato, ecc. Nella sua lunga carriera, Dalprà si evidenzia per promuovere e valorizzare le competizioni dove i protagonisti sono i più giovani.
Un aneddoto: ad un Campionato italiano cittadini di sci nordico di qualche anno fa, disputatosi a Passo Coe, fu autore di una cronaca per 5/6 ore ininterrotta nell'attesa dell’ultimo concorrente che si era perso nella nebbia. Il termometro segnava -20 gradi e Dalprà rimase ai bordi pista pressoché da solo completamente ibernato, convinto che tutti i concorrenti meritino adeguata attenzione.

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