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Sci fondo

Salvadori in evidenza nello skiathlon di Lahti

Giandomenico Salvadori
Giandomenico Salvadori

La skiathlon iridata mette in bella evidenza Giandomenico Salvadori che lotta fino alla fine per la medaglia di bronzo e chiude al decimo posto che va ben oltre le aspettative degli appassionati. Salvadori mantiene una condotta di gara d'attacco sin dall'inizio, quando si aggancia al treno dei migliori e lì rimane per tutti i 30 chilometri della gara. nel finale va addirittura all'attacco e all'ultimo giro è 15/o a 40 secondi dalla coppia di testa Ustiugov-Sundby. Poi i due colpi di scena che decidono la gara. In testa, Sundby parte all'attacco di Ustiugov ma incespica e rompe un bastone, così i giochi per l'oro sono fatti e il russo chiude al comando con il norvegese in argento. Poi parte Finn Haagen Krogh per il bronzo e sfilaccia il gruppo. Il norvegese va a prendersi la medaglia, mentre Salvadori cede qualcosina, ma chiude ottimamente al decimo posto. Bene anche Sebastiano pellegrin 27/o, mentre è 45/o Sergio Rigoni. Ecco i commenti dei due ragazzi trentini:
Giandomenico Salvadori: "Una grande gara, vedendo come è andata ad inizio di stagione, penso di essere arrivato ai Mondiali in grande forma. In classico riuscivo a stare davanti facilmente e in skating sono riuscito a rimanere lì con chi si è giocato la medaglia fino all'ultima salita. Per la staffetta sarà importante stare bene tutti e quattro, ma sicuramente possiamo far bene".
Sebastiano Pellegrin: "In tecnica classica sento di essere ancora indietro, mentre a skating riesco a rispamiare molte energie e ad avere buona velocità. oggi ho imparato che bisogna lavorare, lavorare e ancora lavorare".

In campo femminile Marit Bjoergen ritocca il proprio record di vittorie mondiali e assicurandosi la skiathlon di Lahti (Fin) tocca quindici ori fra gare individuale e staffette in carriera per un totale di 23 medaglie. La campionessa norvegese ha piegato la resistenza di una tenace Krista Parmakoski, staccata in vista del traguardo e medaglia d'argento per 4"8, mentre il bronzo è andato alla svedese Charlotte Kalla a 32". Due azzurre sono finite nelle trenta: la debuttante Caterina Ganz, ventunenne trentina delle Fiamme Gialle, ha concluso con un positivo venticinquesimo posto che conferma le qualità già mostrate durante questa stagione che l'ha vista assicurarsi il circuito continentale di Alpen Cup, mentre Elisa Brocard è finita trentesima nonostante una caduta dopo pochi metri dal via che l'ha visto coinvolta insieme ad altre atlete. Trentunesima Ilaria Debertolis (con problemi di stomaco) e trentaduesima Virginia De Martin. Domenica 26 febbraio il programma propone la team sprint a tecnica classica con Ilaria Debertolis e Lucia Scardoni al via. Ecco il commento delle due trentine Caterina Ganz ed Ilaria Debertolis:
Caterina Ganz: " Sono partite forti sin dall'inizio e della frazione in classico sono molto contenta, dopo il cambio ha comiciato a girarmi la testa e non sono più riuscita a dare il 100%, però è stata una bella emozione. Alla partenza ero un po' agitata ma sono riuscita a rimanere lucida. In più ci aggiungo una caduta in una curva proprio perchè mi girava la testa e ho perduto il gruppo. E' stata una stagione positiva, mancano le finali di Alpen Cup ma ho praticamente vinto la classifica gerale, ho lavorato bene e spero nei prossimi giorni di fare bene anche nella 10 km in classico di martedì".
Ilaria Debertolis: "Stamatina non stavo per niente bene, ho avuto problemi di stomaco. On classico sono partita un po' in trattenuta per tenere duro, poi nello skating sono caduta e non sono più riuscita a chiudere il buco con chi mi precedeva. spero di rifarmi nella team sprint, sicuramente cercheremo di dare il massimo, la pista è dura e andranno più forti le specialiste delle distanze lunghe".

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